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La vigna in inverno

Il tempo passa e le stagioni si susseguono, instancabilmente, una dopo l’altra.

In vigna, forse, si nota più che altrove.

Tra le vigne, in inverno, il primo impatto è quello di un’immensa distesa addormentata, fatta di rami spogli che, come una ragnatela, forma lunghe pareti parallele attraverso le quali lo sguardo si perde in un incantevole gioco di “vedo – non vedo”. In seconda battuta spicca il piacevole e naturale contrasto di colori, il verde del terreno, il marrone delle viti e l’azzurro del cielo che macchia anche le colline all’orizzonte. Tale splendida tavolozza di colori è presente in vigna quasi esclusivamente in questo periodo, come i profumi o i suoni che si percepiscono.

Il vigneto sembra essersi addormentato nonostante lo strano tepore e l’assenza di piogge che hanno caratterizzato questi mesi invernali; è proprio questo il momento in cui pratiche colturali molto importanti devono essere realizzate. Fra queste, la potatura. Potando il vigneto si regola la produzione quantitativa e qualitativa dei prossimi frutti equilibrando lo sviluppo delle piante tra la parte aerea e quella radicale.

Anche in inverno la vigna non perde il suo fascino. La presenza dell’erba, notevole in questo periodo dell’anno, specie se si coltiva, come da noi a Pattipiccolo ad Alcamo, in regime biologico, si avverte, durante la passeggiata, anche a naso. L’erba migliora l’aerazione del suolo e la presenza di sostanza organica.

In giornate limpide e luminose camminare tra le vigne immerse nel silenzioso riposo invernale offre immagini davvero suggestive, sfumature di colori, forme nette, suoni pacati. Poi ci si imbatte nel particolare … Troppa suggestione? Forse sì, ma lo spettacolo è davvero piacevole. Provare per credere!