Comunicazione alla Rete Vendita e non solo
Cari amici,
scusate per il silenzio.
Una comunicazione, breve o articolata non importa, su quello che sta accadendo, sarebbe rientrata tra i miei doveri istituzionali almeno in riferimento alla nostra azienda e alle ripercussioni che subiremo o alle azioni che agiremo a causa di questo sciagurato virus e alla sua magnificazione mediatica.
Purtroppo, come tutti, sono stato letteralmente travolto dai fatti, da qui il silenzio.
Dopo anni impegnativi, giusto per usare un eufemismo, eravamo proiettati verso il giusto riconoscimento da parte dei mercati locali ed internazionali, il processo di ristrutturazione e risanamento avviato qualche anno fa sarebbe stato prossimo alla conclusone, se non per pochi passaggi burocrartici di vicino adempimento.
All’improvviso tutto si è fermato e la tanto vituperata quotidianità, fatta di gesti, per certi versi noiosi, sicuramente semplici e ripetitivi, ma nel complesso estremamente confortante nella sua elementare prevedibilità, è diventata un miraggio, una condizione ambita, paradossalmente la più ambita, a cui ritornare nel più breve tempo possibile.
Quello che stiamo vivendo rimarrà nelle nostre memorie e nelle nostre vite di ogni giorno, perché, di certo, conserveremo alcune delle abitudini acquisite sotto questa nuova condizione e le esperienze che oggi releghiamo senza riserva nell’ambito dello sgradevole, troveranno spazio in una nuova dimensione della memoria che è l’esperienza individuale che valorizza ogni cosa che ci accade riqualificandola, seppure a distanza.
Le esperienze spiacevoli del nostro vissuto vengono, laddove non archiviate in un’area di salvaguardia individuale, rielaborate ed alcuni dei dettagli che oggi non cogliamo, non vediamo, daranno a tutta l’immagine che conserveremo di questa esperienza, una forma nuova e sicuramente più gradevole perché per tutti noi e per ragioni diverse, comunque utile.
Saremo tutti chiamati a soddisfare, per mantenere il nostro posto al sole, esigenze nuove e consumi, almeno in parte, diversi rispetto a quelli a cui abbiamo dato risposte fino a ieri; sulla nostra capacità rapida di adattamento al nuovo contesto sia come azienda che come individui e gruppi sociali si basa la nostra possibilità di sopravvivenza prima e di felicità dopo.
Maggiormente che nei contesti di stabilità, la collaborazione e la reale condivisone di precisi obiettivi maggiorano le concrete possibilità di successo, mai come adesso e nel prossimo futuro diventa vero l’assunto per il quale “da soli si va più in fretta ma insieme si va più lontano”.
Purtroppo o per fortuna, non sempre ci è dato scegliere il contesto in cui siamo chiamati a misurarci come uomini o professionisti, questa è una prova a cui siamo stati chiamati o ci siamo casualmente imbattuti a seconda di quale idea abbiamo dell’universo in cui viviamo, ma indipendentemente dalla ragioni per le quali ci troviamo in questo campo, qui siamo, e qui siamo chiamati a giocare e a vincere.
La nostra è stata, fino ad oggi, una squadra vincente, deve continuare ad esserlo forte delle proprie competenze e del sostegno che ognuno deve dare o ricevere da ogni altro.
Le nostre capacità individuali, le nostre competenze, sulle quali si basa il successo come professionisti o la rettitudine come uomini non è né sarà in alcun modo intaccata dalla pandemia in corso, i nostri legami come gruppo, la nostra rete di rapporti e relazioni professionali sui quali a livello istituzionale come azienda, ed individuale come singoli, abbiamo sempre lavorato restano e costituiranno, se coltivati anche in questo difficile momento, la base da cui ripartire.
La volontà di fare, la determinazione di scendere in campo per vincere conservando la modestia di chi sa che la fortuna in ogni ambito umano gioca sempre un ruolo importante, saranno, unitamente alla visone chiara delle cose da fare durante questa crisi e dopo, la ragione della nostra unione futura e delle conseguenti soddisfazioni economiche e professionali.
Questo momento sarà utile anche liberarsi come contesto operativo a tutti i livelli di quelle figure o relazioni che per diverse ragioni non hanno alcuna importanza, non sono coerenti con le nostre ambizioni, ambigue nella loro volontà di appartenenza e di conseguenza nocive per l’ambiente ed il contesto, i momenti di stress obbligano ogni organismo ad espellere le tossine, se non altro questo momento sarà utile per ricompattare le fila chiamando ognuno alle armi, pretendendo risposte chiare e convinte; chi tentenna non potrà partecipare.
Non vivete nell’attesa che finisca ma nella gioia del presente in cui ogni istante, vissuto appieno, ci proietti verso nuove esperienze da condividere e successi di cui essere fieri.
Con stima ed affetto.
Andrea