fbpx

Blog

Home#nonsolovino_blogRivisitazione di cotechino e lenticchie

Rivisitazione di cotechino e lenticchie

Ritornano le ricette di #nonsolovino Vi proponiamo oggi una rivisitazione di cotechino e lenticchie!

Piatto immancabile al Cenone di San Silvestro: lo sapete perchè? Già gli antichi Romani consideravano le lenticchie un investimento per il futuro tanto che ne regalavano una manciata proprio come augurio per il nuovo anno. Era diffusa l’idea, infatti, che queste si potessero trasformare in monete. Augurio, quindi, di ricchezza e prosperità. La forma rotonda ed appiattita di questo legume ricorda le monete d’oro, inoltre, anche la cottura, che ne fa aumentare il volume, fa pensare ad un accrescimento, quindi ad una ricchezza crescente.  Le lenticchie sono il legume più antico coltivato dall’uomo. Ne esistono davvero di tutti i colori: da quelle gialle presenti nella cucina indiana e cingalese, a quelle nere, rosse, verdi e arancioni, fino alle più note marroni. Eppure, le consumiamo sempre troppo poco, quando invece dovrebbero costituire un alimento privilegiato nella nostra dieta, perché povere di grassi, ricche di fibre e di proteine. Vengono chiamate per questo “la carne dei poveri”; solo che, a differenza di quest’ultima, le lenticchie e i legumi in generale sono più sostenibili dal punto di vista ambientale perché necessitano di meno risorse naturali per crescere. Insomma, ci è sembrato che ci fossero motivi a sufficienza per iniziare il nostro anno di ricette proprio con le lenticchie suggerendo la classica ricetta del “cotechino e lenticchie” tuttavia rivisitata.

Dobbiamo confidarVi che abbiamo sempre fatto una gran fatica nel mantenere viva la tradizione di cotechino e lenticchie al termine del Cenone di San Silvestro, perchè a mezzanotte, ora canonica in cui deve essere servito questo piatto, si è già sazi, brilli, presi dai festeggiamenti. Ed è anche doveroso che una rivisitazione per essere tale non trasformi ma evochi sapori e odori del passato. 

Ecco perchè abbiamo deciso di proporVi questo piatto nella rivisitazione che a nostro avviso meglio si presta alle nostre esigenze!

Pasta fresca all’uovo ripiena di cotechino su vellutata di lenticchie. Che ve ne pare? 

Eccovi di seguito la ricetta:

Pasta fresca all’uovo: (Dosi per 4 persone):

4 uova

400 g di farina 00

2 cucchiai olio extravergine di oliva (Non tutti mettono l’olio nella pasta all’uovo, ma se lo utilizziamo l’impasto sarà più morbido e facile da stendere con il mattarello.)

1 pizzico di sale fino

Procedimento:

Mettiamo la farina a fontana sul piano di lavoro. Rompiamo le uova al centro della fontana di farina. Aggiungiamo un pizzico di sale e i cucchiai di olio extravergine d’oliva. Con una forchetta sbattiamo le uova, cercando di far assorbire la farina poco alla volta. Iniziamo quindi a impastare con le mani, cercando di far assorbire tutta la farina. L’impasto deve essere piuttosto duro, occorrerà lavorarlo a lungo, almeno per 5-6 minuti. Pronto il nostro impasto, ricopriamolo con la pellicola e facciamolo riposare 20-30 minuti a temperatura ambiente. Trascorso il tempo necessario l’impasto risulterà più morbido. Iniziamo a stenderlo con il mattarello. Infariniamo bene il piano di lavoro e stendiamo l’impasto, cercando di ottenere una sfoglia rotonda. Se vediamo che la sfoglia si attacca al mattarello, aggiungiamo altra farina, distribuendola con le mani su tutta la superficie. Continuiamo a lavorare la sfoglia fino a che non diventa sottilissima, quasi un velo. La pasta è pronta!

Per il ripieno:

250 gr di cotechino

5 cucchiai di ricotta

Dopo aver cotto il cotechino tagliarlo a pezzi e frullarlo nel mixer insieme alla ricotta. Occorre che risulti una crema piuttosto compatta.

Per la vellutata:

  • 300 gr di lenticchie
  • 1/2 di cipolla
  • 1/2 di carota
  • 1/2 gambo di sedano
  • 1 foglia di alloro
  • 300 ml di brodo vegetale (o acqua)
  • q.b. di olio d’oliva
  • q.b. di sale

Procedimento:

Dopo aver sciacquato le lenticchie con abbondante acqua fredda mettetele in una pentola coperte d’ acqua. Portate a bollore la pentola con acqua e lenticchie e fate bollire per poco meno di 1 ora. Mettete in una casseruola due o tre cucchiai di olio extravergine di oliva e fateli scaldare. Unite il trito di carota cipolla e sedano e fate insaporire Rosolatele un paio di minuti, aggiungete l’alloro, coprire con il brodo, regolate di sale e fatele cuocere per 20 minuti circa. A fine cottura prelevatele e frullatele, aggiungendo il liquido di cottura all’occorrenza. Dovrete ottenere una crema morbida, non eccessivamente fluida.

Lasciate asciugare la pasta ripiena per circa 30 minuti, portate quindi a bollore abbondante acqua, salatela e immergetevi i tortelli. Potete aggiungere un cucchiaio di olio all’acqua, per evitare che la pasta si possa attaccare. In 3-4 minuti la pasta ripiena è pronta, scolatela con una schiumarola e trasferitela man mano in una padella dove avrete sciolto del burro. 

Insaporite 1 minuto, infine servite impiattando sulla vellutata di lenticchie.

Il vino giusto da abbinare? Abbiamo scelto Regnante, Perricone in purezza con un buon grado di acidità e struttura.

Fateci sapere se conoscete o avete mangiato altre rivisitazioni del piatto!