Ben Ritrovati n.8
Cari amici,
Come ogni anno, a settembre, ci ritroviamo impegnati nella realizzazione del nostro magazine Con Rallo per Diletto. In questo numero alcune penne sono una novità, altre una preziosa conferma. Il magazine è uno strumento di difficile costruzione, richiede una buona dose di impegno e dedizione, di coordinamento e di rispetto. Probabilmente è anche per questo motivo che la pubblicazione rimane annuale, per gestire al meglio un’attività di comunicazione in continua evoluzione e miglioramento.
Con il nostro impegno proviamo a crescere di anno in anno, a migliorarci, cercando di essere sempre più professionali nella gestione di un format editoriale che allarga il proprio target potenziale di lettori rispetto a quello canonico.
Il magazine di Rallo, infatti, da classico house organ, si è trasformato, nel corso del tempo, in uno strumento editoriale in grado di raccontare di attualità, tendenze, cinema, moda, stili di vita, costume, beni di consumo.
Il tutto attraverso un prezioso filo conduttore, il vino.
Il vino è un prodotto vivo, cambia, ha la sua storia, è legato ad un territorio e per questo ha sempre molto da comunicare. E Rallo è vino in un preciso modo, è bere artigiano, è rispetto per l’ambiente, è territorio, è storia.
Dalla vendemmia 2017, con la nascita dell’AV01, Rallo è anche orange wine, una vera e propria filosofia di produzione che è stata condivisa con la nostra consueta semplicità e curiosità. Da esploratori siamo andati in giro per conoscere il fantastico mondo dei lieviti riportando poi sul nostro blog, L’impasto, quanto scoperto. Abbiamo conosciuto nuove realtà, nuovi produttori, uomini, lavoratori.
Se per un buon pane occorre impastare semplici ma buoni ingredienti noi ci proponiamo di fare lo stesso: impastare storie, semplici ma giuste, come per il Magazine.
Diventa sempre più importante allora individuare i temi da trattare, attraverso editoriali, articoli o interviste, che esprimano al meglio le caratteristiche dell’azienda e che permettano di raccontare a chi legge qualcosa di vero e interessante.
Ancor di più individuare le persone giuste che si occupino del progetto, motivate a trasmettere un messaggio coerente con l’identità aziendale.
Noi pensiamo di esserci riusciti, a voi l’ultima parola.
Sarah Vesco