Le Isole
Se il rumore del mare sovrasta quello dei pensieri, sei nel posto giusto.
E nel posto giusto ti ci ritrovi, a Marsala, se a mangiare hai la compagnia delle Egadi.
Poste a circa sette km dalla costa lilibetana, Favignana Levanzo e Marittimo, dalla finestra del ristorante, sembrano essere le tue commensali.
Non sarà un caso che il ristorante si chiami Le Isole.
Inaugurato nemmeno un anno fa, il 18 maggio 2018, solo dopo un’attenta e scrupolosa ricerca. Giovanni Lombardo, un ragazzo di poco più di trenta anni, ne è il titolare e lo chef.
Sebbene sia molto giovane la sua storia legata alla ristorazione sta per compiere un ventennio: a soli 16 anni lo ritroviamo, infatti, a Pantelleria, poi ancora in Toscana per quasi un decennio. Infine, come alla maggior parte dei siciliani andati via dalla propria terra alla ricerca di lavoro, il desiderio dell’Isola ha prevalso su tutto ed ecco allora il rientro a casa.
Una casa dove decide di investire e creare il ristorante come lo intende lui: “un luogo con determinati requisiti, un posto dove mangiare ma sopratutto dove trascorrere buon tempo”. Queste parole, pronunciate con assoluta sicurezza, lasciano intendere, dietro uno sguardo ancora timido, il sogno di un ragazzo che sta avverandosi.
Un sogno che un uomo sta costruendo giorno dopo giorno: la scelta del locale non è stata immediata, c’è voluto quasi un anno per trovarlo con determinate caratteristiche ma Giovanni non è stato mai fermo, ha continuato a darsi da fare, ad imparare, ad arrotolarsi le maniche lavorando per l’ennesimo ristorante a Mazara del Vallo.
Ed infine finalmente il suo.
Un locale accogliente, non molto grande, circa cinquanta coperti dove l’eleganza classica dei toni “grigio marrone” si accompagna a scelte cromatiche vivaci, tipicamente giovanili.
Credere nei propri sogni significa muoversi per farli avverare, non aspettare che altri spianino la strada per consentire di raggiungere traguardi. Giovanni questo lo sa bene.
E lo mette in atto anche nelle piccole attenzioni come la panificazione in casa: pane, grissini focaccia, tutto è rigorosamente prodotto dallo chef.
O ancora nella calorosa ma discreta accoglienza della sua responsabile di sala, Cristina.
La Sicilia, quella dei profumi, dei sapori, la ritroviamo nel piatto ordinando una tartara di spigola (o branzino); cubetti di pesce tagliato a coltello grossolanamente conditi con olio extravergine di oliva, il succo del limone del quale ritroviamo con gradevole sorpresa anche la buccia finemente grattugiata, un pizzico di sale e granella di pistacchio.
A chi crede nei sogni, basta un gradino per raggiungere le stelle.
E questo gradino Giovanni lo ha posto lungo la costa marsalese, proprio di fronte “Le Isole”.