Fabrizio Pace nasce a Palermo l’11 ottobre 1985. Da sempre appassionato di fotografia, grazie anche ad un clima familiare aperto all’arte e alla creatività, fin da piccolissimo comincia ad avvicinarsi al mezzo fotografico attraverso le Polaroid.
Fabrizio si avvicina al mondo della fotografia digitale senza mai abbandonare del tutto la fotografia analogica. La passione fotografica, quella vera, è fortemente ancorata ai rullini, complice una Pentax KX ricevuta dal padre.
Ciò che maggiormente colpisce nei suoi scatti è il suo talento per il racconto. Molte delle sue foto, più ancora che fermo immagini sono delle vicende delle quali per un momento ci sembra di sapere tutto, sono lampi, squarci di storie.
C’è la storia dell’anziano con la stampella che sornione fuma l’ennesima sigaretta. C’è la storia del bambino timido e curioso che raggiunge la colomba. C’è la storia di una donna prossima al matrimonio dal cui sguardo trapelano mille pensieri. Ci sono le tante storie di auto d’epoca che porteranno Fabrizio alle prime pubblicazioni su varie riviste di settore.
Una volta scelto il soggetto, l’obiettivo che si propone è la chiarezza: cura i dettagli, la geometria. Scatta, comunica. Non certo senza distacco ma cercando di non giudicare, di non influenzare le nostre reazioni. E’ come se volesse tenersi da parte e lasciare che siano le sue storie, i suoi personaggi ad attirarci, presentandoci così, semplicemente, le loro vite.
