Marsala 1969
Marsala Vergine Riserva
invecchiata in piccole botti di rovere almeno 50 anni
Si completa, in casa Rallo, il packaging di un nuovo prodotto, l’ultimo nato, una riserva cinquantennale di Marsala Vergine.
La riserva, già presente in Cantina nel 1996, al momento del rilevamento del baglio e del marchio storico da parte della famiglia Vesco, è stata oggi imbottigliata, abbigliata quindi della storia di cui si farà portavoce.
La storia di un vino che è stato bandiera, simbolo del made in italy, talmente famoso da essere conosciuto e commercializzato in ogni parte del mondo e il suo trasporto avveniva fondamentalmente via mare.
Quello stesso mare che con le sue brezze influenza ancora oggi la maturazione delle uve, ne caratterizza i terreni di produzione e contribuisce alla grande escursione termica tra giorno e notte che conferisce all’uva della fascia costiera profumi e aromi unici.
I Bagli, le tipiche costruzioni architettoniche rurali di allora, adibiti alla produzione del Marsala, nascevano quasi tutti prospicienti il mare proprio per facilitarne la sua commercializzazione.
Il mare è stato quindi l’elemento naturale su cui la nostra attenzione si è concentrata per le ricerche del nuovo packaging.
I nostri studi sono iniziati in un momento poco felice per l’economia mondiale: la pandemia di Covid -19 ci costringeva a casa ed il mare, anche in quell’occasione, risultava, con poca immaginazione, l’unica evasione dall’isola.
Il di ieri, il mare di oggi.
Oggi che presentiamo la nuova etichetta che dal mare prende spunto.
Il Corallo, unico elemento grafico a vista, è un prezioso naturale che nel mare trapanese ha una storia antichissima.
La costa occidentale della Sicilia si prestava già in epoca remota alla raccolta del corallo. Secondo quanto riportato dal geografo arabo Al-Idrisi, le origini della lavorazione del prezioso materiale risalirebbero al XII secolo, contribuendo alla più diffusa forma di artigianato locale tanto che la sua lavorazione divenne un’arte celebrata in tutto il mondo.
L’etichetta ne riproduce un ramo, semplice, grezzo.
Viene qui messo in evidenza grazie ad una speciale tecnica di rilievo a secco chiamata embossing, ottenuta attraverso una matrice metallica che preme sulla carta e consente così un’esperienza sensoriale in più oltre la semplice grafica, conferendo consistenza senza aggiungere nulla.
Sulla prima etichetta il corallo e il logo Rallo, quest’ultimo blu, come il mare.
Del secondo cartellino, sottostante il primo, è visibile, a prima vista, unicamente la scritta “Marsala Vergine Riserva, invecchiato in piccole botti di rovere per almeno 50 anni”.
In realtà questa seconda etichetta, oltre alle obbligatorie diciture di legge, contiene un piccolo testo, un omaggio al prodotto e al mare, fonte di ispirazione.
Completano il pack la gommalacca blu e un cordino di rafia rosso.
Rallo durante la sua vita ha sempre cercato di adeguarsi ai tempi e ai contesti, non è mai stato ancorato nel passato ma vive correttamente e puntualmente il presente.
E’ stata questa la nostra intenzione anche per la nascita di questa nuova referenza, il Marsala est. 1969, una riserva vergine cinquantennale.
Raccontare una storia ormai antica con modi e mezzi contemporanei.
Un vino che nasce molto tempo fa ma che molto ha ancora da raccontare.
Si tratta di una tiratura limitatissima di bottiglie.
L’eleganza non è ostentazione, sfarzo, esibizione.
L’eleganza è discrezione, semplicità, silenzio.