Vendemmia 2018
In siciliano la vendemmia è solo al plurale “li vinnigni”, augurio di abbondanza, ricchezza e prosperità. Eppure per i nostri filari, ad Alcamo, la vendemmia 2018 non è da ricordare come una tra le migliori.
La qualità fortunatamente non è stata toccata e si conferma ancora una volta una produzione medio-alta grazie anche alla forte resistenza che caratterizza le uve autoctone da noi coltivate in assoluto regime biologico. Purtroppo a pagarne le conseguenze è la quantità. Sono state, infatti, riviste al ribasso le stime di inizio agosto, che davano già una produzione media in calo del 20% e che invece ora, a vendemmia finita, si attesta sul 30%. Una vendemmia per quanto ci riguarda iniziata in ritardo, il 27 settembre, gravata dalle forti piogge che si sono abbattute in Sicilia, specie nella parte occidentale dell’isola, nel mese di agosto. E non solo. Con un tale livello di precipitazioni c’è poco da fare, si è assolutamente impotenti. Una maggiore attenzione alle pratiche enologiche, in Cantina, consentirà di ottenere, pronti verso il mese di marzo-aprile, prodotti di qualità. Ci si rende conto, ancora una volta, di come il lavoro dell’uomo nel nostro quotidiano abbia dei limiti e di come Madre Natura, quando vuole, possa dimostrare tutta la sua imprevedibilità.
Ormai i mosti sono nei tini, la vendemmia si è conclusa il 10 ottobre; in campagna si prosegue con la raccolta delle olive.
Il lavoro continua.
La storia anche.
Ieri è trascorso. Il domani deve ancora venire.